E’ uscito il sole. Di nuovo. Dopo un fine settimana di pioggia e freddo, che ci ha fatto tornare in mente l’inverno, i campi più marroni che verdi, le domeniche passate sotto l’acqua invece che a passeggiare trascinati da mogli e fidanzate in qualche mercatino di Natale.
Non siamo a New York, non è Natale, non c’è un vecchio signore (anche se su quelli se ne possono contare parecchi) che si cela dietro alla figura magica di Babbo Natale, ma un miracolo c’è. Ed ha un solo nome.
Salvezza.
Questa storia parte da lontano, da luglio. Quando una squadra si ritrova in Prima Categoria per vicende che poco hanno a che fare con il calcio giocato. Fuggi fuggi generale, una squadra da ricostruire, per riprendersi quello che era stato tolto. Poi la Giustizia Sportiva fa il suo corso, breve e decisivo (quella ordinaria ha ancora da pronunciarsi) ed emette un verdetto. Promozione sì, ma con sette punti di penalizzazione.
Una stagione di sacrificio, fatta di rincorse e di rinunce. Di imprecazioni il lunedì pomeriggio per risultati mancati all’ultimo minuto, in costante apnea. Offesi e derisi da più parti, anche dall’interno, quando fin troppi oggi decidono di salire su un carro che merita di avere pochi posti ma buoni.
Ragazzi giovani e motivati, qualche vecchia conoscenza, a cominciare dallo staff. Paolo Pazzi in dirigenza, Paolo Milanesi con Marzio Giani in panchina.
L’ultima partita di campionato vede i rossoblu in scena sul campo del Soci Casentino.
Combinazioni possibili per la salvezza? Molte, come anche quelle per i play out.
Ma non ci sono calcoli, solo enorme convinzione.
Un 2 a 0 netto e senza appello, grazie alle reti di Bourezza e Gianchecchi. Il Terranuova Traiana vince il suo campionato e la classifica sorride ancor di più di quello che uno possa pensare.
Basta prendere il giornale lunedì mattina, guardare la classifica e rendersi conto di quello che è stato fatto.
Per tutti quelli che ci salutavano con un “e si casca dal giornale”, per tutti quelli che ci hanno accolto nei modi più disparati, per tutto quello che non solo non ci hanno regalato ma ci hanno tolto, per tutti gli infortuni, per tutti quelli che non volevano…
39 punti, sopra Audax Rufina e Castelnuovese, in barba alla forbice e ai play out. Senza quel meno sette, urlato a fine gara dentro gli spogliatoi, ad un punto dai play off.
Grazie a tutti. A dirigenti, staff, giocatori, a chi ha sostenuto tutto questo fino all’ultimo.
Grazie per aver creduto.