Manca un’ora abbondante alla partita.
Firenze Ovest contro Rinascita Doccia. Il rossoblu che la fa da padrone, una rivalità durata otto mesi.
Si decide tutto oggi. La parola spareggio è appena sussurrata. Nessuno ci crede, nessuno ci spera.
La massa di persone che varca i cancelli del Comunale di Peretola si sistema con ordine, educata. Ognuno prende il suo posto e tanti, tantissimi vogliono partecipare a quello che comunque vada sarà un evento.
Lo “Skybox” dietro la “Curva Bar” è stranamente vuoto. La gente ha deciso di sistemarsi il più possibile vicino al campo, proprio a ridosso delle recinzioni. Un enorme abbraccio a stringere e se possibile sostenere ancor più forte le squadre.
I sostenitori del Doccia sistemano con cura un enorme telo raffigurante il proprio stemma.
“GO WEST” e “INSISTISCI” spuntano tra la tribuna e la recinzione dietro la porta.
Arrivano tanti amici, al campo. Tanti conoscenti di questo sport e alcuni a cui forse basta solo un sorriso di circostanza.
Tanti anche i sostenitori di altre squadre, che decidono di schierarsi apertamente anche se con curioso distacco.
Il tempo scorre veloce. Sigarette, battute e strette di mano per allentare le tensione, più palpabile della polvere che già si alza dal riscaldamento.
Fischio dell’arbitro, si dà inizio alla gara.
Applausi, cori, trombette. Peretola è un unico cuore pulsante pronta a sostenere i propri ragazzi. In tantissimi hanno risposto all’appello. Presenti i ragazzi dalla Prima Squadra fino ai bambini dei Piccoli Amici. Così come i dirigenti accompagnatori, i mister e lo staff tecnico, dai più grandi ai più piccoli. Quando la data è da bollino rosso, è impossibile mancare.
Si vede fin dalle prime battute. Il Firenze Ovest gioca meglio. Ma non si riesce a segnare. Un paio di tiri alti, qualche urlo rivolto verso il cielo. E intanto i minuti passano.
Ma, in fondo, basta usare le parole di Vasco.
“Io che credevo alle favole
E non capivo le logiche
È una fortuna che sono
Oh! Oh! Ancora vivo!”
Ultimo minuto del primo tempo. Una palla dalla destra. Così lontana da dove mi trovo io. Ma lo vedo bene, Taoufik. Che guarda la palla che arriva, che non si cura del marcatore e decide in un istante di girarla in rovesciata. La rete si gonfia lieve, mentre i tifosi di casa si fanno sentire da Piazza Garibaldi fin sopra il Ponte all’Indiano.
Ci vuole tempo per tutti per recuperare le energie e per fortuna arriva il riposo per la fine del primo tempo.
Nel mentre, voci impazzite rimbalzavano tra Castello e l’Impruneta. Si racconta di come i nostri Allievi B abbiano perso cinque a zero in casa dell’Impruneta Tavarnuzze e che ora la salvezza era più che mai compromessa. Spareggio ora diventa realtà, quando qualcuno mette in moto il risultato di Castello vincente sul Montelupo tre a uno (e che avesse segnato anche il portiere su calcio d’angolo, semicit.). Non c’è spazio però per altri ragionamenti. Il secondo tempo è iniziato.
Si teme la reazione del Doccia, che in realtà però non c’è. Nonostante i loro encomiabili sostenitori, che mai smettono di incitare i propri ragazzi.
Il risultato però resta ancora in bilico. I minuti rallentano e quando Zannino trova la traversa dopo il tocco del portiere, o Toccacieli si vede deviata all’ultimo una bordata destinata all’incrocio o ancora Taoufik che non riesce ad agganciare in area. Beh, evito di ripetere le parole usate dai più. Ci leggono anche i bambini.
Intanto, Bufalo corre intorno al campo urlando “Siamo salvi, siamo salvi!”. L’Ilaria al bar pensa si tratti degli Juniores, ormai quartultimi, ma in realtà si parla degli Allievi B. Il Castello pareggia uno a uno, il risultato è ufficiale, a retrocedere senza bisogno di spareggio sono i biancoverdi.
Ma niente poteva distogliere dalla partita perfetta. Niente, neanche le polemiche sulle decisioni arbitrali. Pecchioli anticipa tutti su un calcio d’angolo dalla destra, la palla rotola verso la rete, la gente esulta già. Il direttore di gara non esita, indica il centro del campo. L’urlo di Peretola si alza ancora e questa volta sa di liberazione. Mancano pochi minuti, i preparativi per la festa possono iniziare.
I giocatori che corrono verso il campo, i fumogeni che ora si accendono, gli applausi di vincitori e vinti, le braccia al cielo di mister Brunori.
Ci sono tante piccole fotografie che non possono essere immortalate in uno scatto.
Come Pecchioli, che dedica la vittoria ad Adriano Tilesi. Come gli occhi nostalgici del mister in quelle parole quasi sussurrate. Come le facce estasiate di quei piccoli calciatori che assaggiano per la prima volta cosa vuol dire vincere qualcosa di importante.
Lentamente il Comunale di Peretola si svuota. I Giovanissimi B si spostano a Brozzi per una cena tutti insieme. Ci sono i complimenti da parte della società con il vicepresidente Giulio Branca e le parole di Andrea Banchi, ci sono i commenti post gara per ricordare azioni e gol, i sorrisi di chi dopo otto mesi può finalmente dire “ce l’abbiamo fatta”.
Poi, c’è chi segue Inter-Juventus e prima gioisce e poi si dispera. Senza sapere che il giorno dopo, Simeone…
Ma questa, è un’altra storia.
Sotto le bellissime foto che ritraggono i momenti di un’indimenticabile giornata. Grazie a Marco Dapinguente!
#GOWEST